CURA

Custodirsi, fortificati, nel deserto…
e poi risorgere, liberi, senza confini

GESTI

Muoversi, oltre l’altare…
la profondità del cuore è dove la roccia si spezza

SEGNI

Ogni luogo è un segno, dove poter entrare…
e poi scendere, umili e lieti

SALVEZZA

È la vita, sconfigge l’agonia…
anche solo un albero, per ritrovare il cielo

Proposte

Progetto

Progetto

IL PLURALE DELLA CURA: TERAPIE E RELAZIONI PER LA PACE
Il progetto è stato approvato dall’apposita commissione e sarà finanziato con i fondi dell’8xmille della Chiesa Cattolica Italiana. La prima fase prevede il rifacimento degli impianti (elettricità, acqua, climatizzazione), per rendere nuovamente funzionale la casa Mater Misericordiae. Siamo già operativi per iniziare quanto prima i lavori. Nella sezione VIVI CON NOI, saranno riportate notizie e aggiornamenti al riguardo.

Formazione

Formazione

Nella sezione DA LEGGERE: la recensione di un libro sulla Pastorale della Salute ai tempi del Beato Luigi Novarese, con materiale di archivio e l’introduzione di Massimo Angelelli (Direttore dell’Ufficio Nazionale per la pastorale della salute della Conferenza Episcopale Italiana).

Animazione

Animazione

In occasione della Giornata Mondiale del Malato, VIVI CON NOI la visita alle persone sofferenti con la celebrazione ACCENDI LA SPERANZA.

Vivi con noi

Speranze pasquali

Speranze pasquali

La comunità di casamatermisericordiae.org augura a tutti voi una Pasqua luminosa e lieta. *VIDEO augurale*

Il moto lieto dei movimenti

Il moto lieto dei movimenti

Nati nel 1960 con l’antica qualifica di Pia Unione, i Silenziosi Operai della Croce (da oltre 40 anni presenti sul Monte degli Ulivi a Gerusalemme), sono un’Associazione Internazionale di fedeli.

Il Monastero di Nabi Mousa: Memoria dell’Esodo e Simbolo del Cammino interiore

Il Monastero di Nabi Mousa: Memoria dell’Esodo e Simbolo del Cammino interiore

Il Monastero di Nabi Mousa è un sito religioso islamico situato nel deserto della Giudea, a circa 8 km a sud-est di Gerico e a circa 20 km da Gerusalemme. Fu edificato nel XIII secolo per volontà del sultano mamelucco Baybars per commemorare il profeta Mosè. L’edificio, un tempo monastero darviscio, fu concepito come luogo di preghiera e come stazione di sosta per i pellegrini diretti alla Mecca.